La famiglia Galaxy S di Samsung è sicuramente la più nutrita del panorama Android. A questa nutrita famiglia si aggiunge anche Galaxy S Advance, smartphone molto interessante per caratteristiche teniche e software.
In mano Galaxy S Advance appare molto solido e ben costruito. La cover posteriore è del tipo già visto sugli ultimi smartphone Samsung, molto sottile e ben agganciata. Esteticamente sembra più spesso di quello che è, ma una volta messo a confronto con gli altri dispositivi simili, ci si accorge di quanto sia invece molto sottile.
Galaxy S Advance ha un hardware che potremmo definire intermedio e che fino a circa un anno fa sarebbe invece stato top di gamma. Sono molte infatti le similitudine con Galaxy S II. Le caratteristiche possono essere riepilogate in: processore dual core da 1GHz, 768 MB di RAM, 8 GB di memoria interna e fotocamera da 5 megapixel (più una fotocamera frontale). Manca purtroppo il chip NFC.
Lo schermo è da ben 4 pollici con risoluzione di 480 x 800 pixel (la stessa di Galaxy S II) ed è di tipo SuperAMOLED. Questo permette la fruizione di contenuti multimediali in modo molto soddisfacente, grazie ai neri molto densi, ma anche all’intensità di tutti gli altri colori. La risoluzione non è da top di gamma, ma dopotutto il prezzo non lo posiziona certo in quella fascia.
L’interfaccia TouchWiz di Samsung matura sempre più ad ogni revisione e nell’incarnazione presente in Galaxy S Advance non abbiamo notato nessun tipo di problema o rallentamento. Molte le funzioni introdotte da Samsung, come ChatOn, il gestore file, Kies Air, i comandi vocali di Vlingo e il task manager. Buona la fluidità generale di sistema. Peccato per la versione di Android. Sarebbe stato un sicuro punto a suo favore avere preinstallato Ice Cream Sandwich (ICS).
Galaxy S Advance si propone come la versione rinnoavata di Galaxy S II, dalle dimensioni però più compatte e dal prezzo inferiore. Ad oggi il prezzo orbita tra i 300 e i 360 €.
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